Progetti e concorsi

Un Gesto che Vale una Vita
Prosegue la preziosa collaborazione con l’Associazione AVIS, impegnata da anni in un’importante attività di educazione alla solidarietà, alla cittadinanza attiva e alla donazione del sangue. L’obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della donazione volontaria come gesto di altruismo e responsabilità verso la comunità. Quest’anno ottanta ragazze e ragazzi hanno partecipato allo screening, e ben quaranta di loro sono diventati donatori. Un risultato significativo che testimonia la maturità e l’impegno dei nostri studenti. In segno di riconoscenza e vicinanza alla scuola, AVIS ha donato materiale didattico per l’Aula Arcobaleno: un mappamondo luminoso, alcuni libri sulle emozioni e un gioco di società, strumenti preziosi per arricchire i percorsi educativi e inclusivi.
Complimenti ai nostri donatori e alle nostre donatrici! La Dirigente Annamaria Barone Freddo, , le docenti di sostegno, le educatrici . la referente di progetto Giuseppina Mascali e tutti i ragazzi ringraziano di cuore l’Associazione AVIS per il bellissimo gesto e per la costante presenza accanto ai giovani.
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Educare al rispetto
La nostra scuola, l’IIS Bassi-Burgatti, è da anni impegnata in prima linea nella prevenzione del bullismo, del cyberbullismo e dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti. Partecipiamo attivamente al Protocollo d’Intesa della Prefettura di Ferrara, un accordo che coinvolge scuole, forze dell’ordine ed enti locali con l’obiettivo condiviso di tutelare i ragazzi e promuovere una cultura della legalità e del rispetto.Grazie a questo progetto, oltre 1.400 studenti e studentesse del nostro istituto hanno partecipato ad attività di sensibilizzazione, con il supporto di importanti realtà come la Polizia Postale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale, insieme ad enti del territorio e associazioni del terzo settore.La novità di quest’anno è la creazione, da parte del Comune di Cento, di un Tavolo sul Bullismo e Cyberbullismo, un gruppo di lavoro coordinato dalla Polizia Locale che riunisce le scuole del territorio (tra cui il nostro istituto), l’AUSL, associazioni come Strade e altri soggetti locali. L’IIS Bassi-Burgatti è scuola capofila di rete in questa importante iniziativa, volta a contrastare in modo coordinato e condiviso i fenomeni devianti giovanili.
La nostra Dirigente Scolastica, dott.ssa Annamaria Barone Freddo, è da sempre particolarmente attenta a promuovere nella scuola una solida cultura del rispetto, sia verso le persone che verso l’ambiente scolastico. È sua profonda convinzione che solo sviluppando un autentico senso di appartenenza alla comunità scolastica si possa costruire un clima positivo, inclusivo e produttivo, in cui ogni studente possa crescere e apprendere serenamente.
I numeri parlano chiaro: i comportamenti problematici tra i giovani sono in aumento, sia dentro che fuori dalla scuola. È per questo che diventa fondamentale lavorare insieme – studenti, insegnanti, famiglie e istituzioni – per creare ambienti sicuri, accoglienti e orientati al benessere di tutti.
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Scuola e Sport per crescere.
L’educazione non passa solo dai banchi di scuola, ma anche attraverso esperienze pratiche che coinvolgono il corpo, le emozioni e la partecipazione attiva. È con questo spirito che vengono proposti dal Dipartimento di Scienze Motorie numerosi progetti per educare al rispetto, alla consapevolezza e alla gestione delle emozioni. Il Progetto Sicurezza Urbana mette al centro la lotta contro la discriminazione, la violenza e la violenza di genere. Attraverso un percorso formativo in palestra, le studentesse vengono guidate in attività motorie mirate a sviluppare consapevolezza corporea, rafforzare l’autostima e riconoscere situazioni di rischio. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per affrontare e prevenire aggressioni di varia natura, imparando a decifrare i segnali del pericolo e a reagire in modo sicuro e consapevole. La Cento School Cup, promossa dalla Società Benedetto XIV Cento, unisce sport e competenze multidisciplinari. Al centro c’è un torneo di basket giovanile che ha coinvolto tutti gli istituti superiori del territorio. Ma oltre al gioco, gli studenti si sono cimentati anche in ambiti come giornalismo, comunicazione social, marketing e amministrazione, simulando la gestione di una vera e propria società sportiva. puntando a formare cittadini attivi e consapevoli. Il progetto Baskin, uno sport che permette a tutti i partecipanti (maschi e femmine, normodotati e disabili fisici e intellettivi) di giocare insieme e di esprimere il massimo delle proprie capacità. Il termine "baskin" è l'unione di "basket" e "inclusivo". Il Progetto Apnea propone un’esperienza più intima e riflessiva: attraverso la pratica dell’apnea statica in piscina, gli studenti imparano a gestire emozioni come ansia, stress e panico. Una disciplina che insegna a stare in ascolto di sé, trasformando il silenzio dell’acqua in uno strumento di crescita personale Il progetto 118 sensibilizza gli studenti sull’importanza del primo soccorso attraverso incontri con i volontari del 118. Il progetto mira a fornire conoscenze base su come affrontare situazioni di emergenza, promuovendo senso civico, responsabilità e capacità di intervento tempestivo. Il progetto Scherma avvicina gli studenti alla disciplina, promuovendo valori come il rispetto delle regole, la concentrazione, l’autocontrollo e la lealtà. L’attività di Orienteering sviluppa capacità di orientamento, decisione e autonomia.
Un ringraziamento a tutte le docenti di Scienze Motorie.
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Tutti giù per terra...con il Sitting-Volley!
La classe 3S ha partecipato a un torneo non competitivo di Sitting-Volley presso l’impianto sportivo Baratti di Bologna, insieme ad altre scuole. Questo evento, organizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Villanova Volley, ha avuto come temi principali l'inclusione e la legalità, trasmessi attraverso lo sport e momenti di confronto. Il Sitting-Volley è una disciplina paralimpica che esiste dal 1976. Si gioca da seduti e, come specifica il regolamento della Federvolley, “in ogni istante durante le azioni di gioco, i giocatori devono avere le natiche a contatto con il terreno”. Questa regola semplice rende il gioco davvero accessibile a tutti. Durante la giornata, abbiamo avuto anche l'opportunità speciale di giocare con alcune atlete della squadra femminile di pallavolo di Bologna. È stato un momento davvero emozionante. Successivamente, si è tenuta una conferenza con il questore di Bologna Antonio Sbordone, il prefetto Enrico Ricci e altri rappresentanti delle forze dell'ordine. Hanno parlato del valore della legalità, dell'importanza di “pre-occuparsi” dei cittadini, dell'inclusione e del rispetto delle regole. Nel vicino Parco della Montagnola, rinnovato e animato per l'occasione, la Polizia di Stato ha mostrato i diversi ambiti del proprio lavoro con stand interattivi: unità cinofile, scientifica, primo soccorso e artificieri. “Per noi studenti, è stata un'esperienza nuova e significativa: ci ha fatto crescere, riflettere e capire che attraverso lo sport si può davvero costruire una società più giusta e accogliente. È stato un momento che ci ha uniti e che porteremo nel cuore”. Un ringraziamento alle docenti Patrizia Ribaud di Scienze Motorie e a Manuela Bolelli.
“L’inclusione non è uno slogan: è un campo in cui tutti giocano, e ognuno conta.”
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Oltre il muro dell'indifferenza
Nelle giornate del 13 maggio e del 16 maggio 2025 un gruppo di studentesse e di studenti del nostro Istituto ha partecipato alle partite di pallavolo e calcio all’interno della Casa Circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna. Questa attività si inserisce nel progetto multidisciplinare Carcere e sport, riscatto e inclusione proposto, per questo anno scolastico, dalle professoresse Milvia Busi, Francesca Roveri e Marta Vecchi con l’obiettivo di veicolare messaggi importanti quali quello dell'inclusione e della solidarietà attraverso il potente mezzo dello sport.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono, lo sport può creare speranza dove prima c’era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione” (Nelson Mandela).
Le studentesse e gli studenti maggiorenni che volontariamente hanno aderito a questa iniziativa hanno costituito due squadre (una di pallavolo e una di calcio) con alunni e alunne provenienti da quasi tutte le classi quinte (e quarte) della nostra scuola e si sono ritrovati a giocare insieme a detenuti e detenute del carcere della Dozza, E' stata un’esperienza davvero molto toccante!
Questo evento era già stato preceduto e preparato da un incontro a scuola nel mese di ottobre con i referenti della Uisp che si occupano dello sport in carcere, sia per quanto riguarda il Pratello (carcere minorile) sia la Dozza (carcere adulti); naturalmente, i nostri atleti e le nostre atlete del gruppo sportivo pomeridiano si sono allenati per tutto l’anno anche per questa iniziativa, che si è svolta nel migliore dei modi, sia dal punto di vista atletico, ma soprattutto è stata arricchente dal punto di vista umano.
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